SVIZZERA – In un momento di grande gioia per la Chiesa Cattolica, anche la Diocesi di Lugano, profondamente legata alla storia ecclesiastica italiana, rivolge il suo pensiero e le sue preghiere al nuovo Pontefice appena eletto. La storia del territorio ticinese, infatti, affonda le sue radici in un passato in cui, fino alla fine del XIX secolo, le sue terre erano soggette, dal punto di vista ecclesiastico, alle diocesi di Milano e di Como.Ā Per secoli, queste due importanti sedi episcopali italiane hanno svolto un ruolo cruciale nell’evangelizzazione e nella guida della vita ecclesiale in Ticino. Lo zelo pastorale dei vescovi milanesi e comaschi si manifestò attraverso numerose visite, tra cui spiccano quelle celebri di San Carlo Borromeo, che testimoniarono un’attenzione costante verso le comunitĆ ticinesi. Questa cura si concretizzò anche nella creazione di significative istituzioni sociali, con particolare attenzione all’ambito scolastico.
La Diocesi saluta il nuovo Papa
Il desiderio di una diocesi autonoma crebbe con l’indipendenza del Cantone Ticino nel 1803. Dopo complesse vicende politiche e religiose, le Convenzioni del 1884 tra il governo federale svizzero e il Vaticano segnarono una svolta. Si giunse dapprima alla separazione canonica delle parrocchie ticinesi dalle diocesi di Milano e Como.Ā A succedergli, dal 1887 al 1904, fu l’arciprete di Bellinzona, Vincenzo Molo, sotto la cui guida la diocesi di Lugano prese forma e si consolidò. Un momento cruciale fu il 7 settembre 1888, quando Papa Leone XIII, con la bolla “Ad universam”, eresse canonicamente la parrocchiale e collegiata di San Lorenzo di Lugano a Cattedrale, costituendo formalmente la Diocesi luganese e nominando un vescovo con il titolo di Amministratore Apostolico, direttamente soggetto alla Santa Sede, per governare l’intero Cantone Ticino.Ā In questo momento di transizione e di speranza per la Chiesa universale, la Diocesi di Lugano, forte del suo storico legame con le radici ecclesiastiche italiane, si unisce con fervore alla preghiera di tutta la comunitĆ cattolica per il nuovo Successore di Pietro, invocando su di lui la sapienza, la forza e la guida dello Spirito Santo nel suo delicato e fondamentale ministero.