ECONOMIA – Economia: l’anno dopo la Grande polarizzazione delle performance.
di ALEXANDER ROOSE – DECALIA
ECONOMIA: L’ANNO DOPO LA GRANDE POLARIZZAZIONE DELLE PERFORMANCE
Il 2023 passerĆ alla storia come un anno caratterizzato dalla forte concentrazione della performance azionaria statunitense, dato che l’ormai famoso club dei “magnifici 7” ĆØ cresciuto in modo vertiginoso, trainato soprattutto dall’avvento dell’intelligenza artificiale generativa. Il cambio di rotta nella retorica sui tassi di interesse tra i principali esponenti delle banche centrali ha portato a una breve tregua in questa polarizzazione della performance negli ultimi 2 mesi del 2023 (con performance degne di nota tra le small e mid cap), e prevediamo una partecipazione più ampia alla performance di mercato nel corso del 2024. Questa visione non ĆØ ancora stata avvalorata, considerato che gennaio ĆØ iniziato più o meno nello stesso modo: sottoperformance significativa del componente mediano dell’indice S&P500 rispetto all’indice S&P500 complessivo, poichĆ© questi 7 pesi massimi (con Tesla nettamente più indietro) insieme rappresentano il 30% dell’indice di riferimento. GiĆ nel 2023, il rendimento del titolo mediano rispetto allo S&P ĆØ stato un ragguardevole -16% sull’anno (e si avvicina al -20% se si include anche gennaio 2024), una situazione che non avevamo ancora visto in questo millennio.
IL BICCHIERE MEZZO PIENO
Come regola generale, non vogliamo farci prendere dal vortice pessimista, cercando piuttosto di vedere il “bicchiere mezzo pieno”, soprattutto se le opinioni di consensus dimostrano scarso entusiasmo per l’azionario. Inoltre gli sviluppi macro sono imprevedibili per natura, pertanto qualsiasi pronostico ĆØ inevitabilmente suscettibile di errore. Di conseguenza, le considerazioni top-down nel quadro di un investimento azionario non devono basarsi unicamente su fattori macroeconomici, al contrario. Riteniamo che un processo di investimento (multi) tematico ben consolidato sia fondamentale e abbia un ruolo centrale per sfruttare i trend secolari di lungo termine. Se si esclude il 2022, quando la rivoluzione dei tassi ha causato un massiccio azzeramento delle valutazioni dei titoli quality, l’adesione a questi principi ci ha portato a buoni risultati, nel lungo termine e nel 2023 (il che ĆØ confermato dalla sovraperformance del nostro portafoglio multitematico, anche se nel complesso abbiamo mantenuto un leggero sottopeso sui magnifici 7). Siamo certi che questo scenario continuerĆ anche il prossimo anno!